Carte da parati degli anni 1940 e 1950
Carte da parati degli anni ’40
Durante gli anni di guerra, negli anni ’40, erano molto comuni le carte da parati con sfondi naturali beige e semplici ghirlande floreali. Dopo la guerra, con il ritorno alla normalità, le carte da parati degli anni ’40 adottarono motivi e colori leggermente più audaci, ma i design funzionalisti a piccoli motivi, in tonalità chiare e pastello, rimasero popolari a lungo.
Nonostante il predominio del funzionalismo, in questo periodo si diffuse anche un gusto per i motivi floreali più morbidi e accoglienti. Durante gli anni di guerra, la domanda di carte da parati dall’aspetto “casalingo” aumentò notevolmente. Uno dei designer più influenti degli anni ’40 fu Josef Frank: i suoi motivi iconici, vivaci e ricchi di colore, rappresentavano un’alternativa giocosa e vitale agli ideali rigorosi del funzionalismo.
Carte da parati degli anni ’50
Molte delle carte da parati più amate degli anni ’50 furono create da celebri designer come Josef Frank, Arne Jacobsen e Stig Lindberg. L’intero settore respirava ottimismo e creatività dopo gli anni difficili della guerra.
Una tipica carta da parati funzionalista degli anni ’50 presentava motivi astratti, spesso con forme geometriche giocose. La palette cromatica era chiara, con toni pastello su sfondo grigio.
Negli anni ’50 comparvero anche design audaci e innovativi per l’epoca: le carte da parati espressive per pareti singole (feature wall) si diffusero nelle case svedesi, una tendenza retrò che sarebbe cresciuta nei decenni successivi.
Molti motivi degli anni ’50 venivano inoltre creati in base alla funzione del locale: cucine decorate con bottiglie di vino o polli arrosto e camere per bambini con animali o personaggi delle fiabe erano esempi comuni.